Punti di interesse turistico della regione Lazio
| Categoria | POI |
| Titolo | Pyrgi - Area Sacra |
| Indirizzo | |
| Plus codes | 8FJH2X86+8X |
| Periodo | |
| Descrizione | Le condizioni naturali favorevoli e la frequentazione documentata già per l’età preistorica hanno verosimilmente contribuito allo sviluppo di un approdo stabile già durante il VII secolo a.C., fase durante la quale Cerveteri, insieme alle altre grandi città dell'Etruria costiera, esercita il controllo quasi incondizionato del Mar Tirreno. Pyrgi diventa così uno dei più importanti scali portuali ceriti, aperto ai traffici del Mediterraneo, frequentato in particolare da greci e fenici. L'abitato etrusco sviluppatosi intorno al porto occupa un’area di circa 10 ettari e confina con il vasto santuario emporico. Gli scavi del santuario, avviati nel 1957, hanno rivelato la topografia generale dell'area: sono stati individuati e portati alla luce due templi, detti templi A e B, provvisti di una ricca decorazione architettonica; un'area sacra, denominata area Sacra C; un lungo edificio rettangolare suddiviso in cellette, variamente interpretato come celle di servizio connesse ai culti o camere adibite alla pratica della prostituzione sacra, attività documentata in molti scali portuali del Mediterraneo. L’importanza e la ricchezza del santuario (e, quindi, dell’intero complesso portuale) sono testimoniate indirettamente dai dati forniti dalle fonti greche e latine relativamente ai fruttuosi saccheggi operati dai Siracusani nei confronti di Pyrgi nel corso del IV secolo a. C., ossia nella fase di declino di Cerveteri e del suo territorio. Nel corso delle ricerche, gli scavi hanno restituito reperti di grande importanza, tra i quali si ricordano: le tre lamine d'oro iscritte, due in etrusco ed una in fenicio; il notevole altorilievo in terracotta con il mito dei Sette contro Tebe. |
| Fonte dei dati: | Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu |
| Licenza: |  |
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