Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI
TitoloVulci - Mitreo
Indirizzo
Plus codes8FJHCJ9J+P3
Periodo
DescrizioneVenuto alla luce nel 1975 nei pressi della Domus del Criptoportico, il Mitreo di Vulci ha restituito interessanti documenti sul culto di questo dio di origine indo-iranica.Il mitreo è una sala rettangolare munita di due banchine poste a ridosso dei lati lunghi. Nel caso di Vulci, le banchine sono costruite in muratura e si poggiano su una serie di archetti intonacati e decorati con i simboli dei sette gradi di iniziazione che attendevano il fedele di Mitra nel suo percorso di fede.Nel corso degli scavi sono state scoperte anche due statue: una ritrae il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro; l’altra è Cautes che impugna una fiaccola rivolta verso l’alto, simbolo del sole nascente.L’uccisione del toro e la figura di Cautes sono due degli aspetti fondanti del mitraismo: il toro (probabilmente simbolo della costellazione legata alla primavera) ucciso promuove la fecondità e la vita dell’universo; Cautes, insieme all’omologo Cautopates (che personifica il sole calante, dal momento che impugna una fiaccola rivolgendola verso il basso), dà origine a una triade divina dove Mitra occupa il posto centrale, quello di creatore, ordinatore del caos, risorto e salvatore dei propri fedeli.Il mitreo di Vulci viene distrutto e incendiato verso la fine del IV secolo d. C., analogamente a quanto avviene a Roma e nelle altre parti dell’impero, dove questo culto si era rapidamente diffuso, per merito dei valori di fratellanza e mutualità che propagava, unitamente all’aspettativa di una salvezza finale, momento culminante dell’eterna lotta del Bene contro il Male. Non a caso i responsabili della distruzione di molti mitrei sono i cristiani che, soprattutto a partire dalla fine del IV secolo e per tutto il V, danno alle fiamme i luoghi di culto di questa divinità, considerata come antagonista del Cristo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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