Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI
TitoloTarquinia - Tomba dei Giocolieri
Indirizzo
Plus codes8FJH6QX9+X8
Periodo
DescrizioneLa Tomba dei Giocolieri, scoperta nel 1961, è datata al 520 a. C.. È camera unica con soffitto a doppio spiovente; le pitture, ricche di scene e di colori, sono ben conservate. Il ciclo pittorico concentra l’attenzione dello spettatore sulla parete di fondo, dove è rappresentata una scena in cui sono inseriti sette personaggi: due giovani nudi, uno seduto e l’altro in piedi, realizzati a risparmio, sono stati identificati come servi che piangono il padrone defunto; un giovane nudo nel tradizionale gesto di saluto; un flautista con mantello rosso; una donna riccamente ingioiellata, che indossa un chitone trasparente ed un corpetto rosso, sostiene in equilibrio sulla testa un lungo sostegno, forse un candelabro; di fronte a questa donna vi è un giovane con una corta tunica rossa che impugna due dischi, mentre sullo sfondo sono raffigurate due ceste; la scena si svolge alla presenza di un uomo seduto su una sedia curule, probabilmente il committente della tomba che in vita ha rivestito cariche magistratuali.Lungo la parete destra si svolge una danza eseguita da due danzatrici, al ritmo della siringa suonata dal musicista che domina il centro della parete; ai suoi lati, infine, due donne sembrano raffigurate nel gesto del saluto. Sulla parete sinistra due giovani nudi, uno stante e l’altro in corsa con il bastone utilizzato nella caccia alla lepre, seguono un anziano con un fanciullo: l’uomo impugna un bastone e può essere identificato come un sacerdote che, probabilmente, interpreta il volo dei due uccelli rappresentati alle sue spalle. La scena è conclusa dalla curiosa immagine di Aranth Heracanas che sta defecando, gesto interpretato come atto contro la malasorte.Sulla parete d’ingresso sono ancora visibili i resti di un giovane e di un animale, forse un cammello; un leone ed una pantera, infine, sono posti ai lati del sostegno del colmo nel timpano della parete di fondo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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