Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaVilla
TitoloVilla Borghese
Indirizzo00197 Lazio Roma Viale del Museo Borghese viale
Plus codes8FHJWF6Q+24
PeriodoXVI-XIX sec.
DescrizioneTra le poche ville storiche romane che ha conservato in gran parte la sua estensione (circa 80 ettari) mantenendo le forme architettoniche e paesaggistiche, Villa Borghese nacque da una proprietà di famiglia ampliata agli inizi del Seicento dal cardinale Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Paolo V (Camillo Borghese 1605-1621), che affidò a Flaminio Ponzio e Giovanni Vasanzio il progetto della villa di delizie. I lavori, iniziati nel 1606, furono completati nel 1663. La villa si sviluppava attorno al Casino Nobile (che ospita oggi la Galleria Borghese) con loggiato di accesso inserito nel corpo centrale tra due avancorpi, secondo il modello ispirato a quello canonico della villa della Farnesina. Il Casino già in origine era destinato ad accogliere la ricca collezione d’arte di famiglia. Secondo lo schema tipico della villa rinascimentale, l’ampio spazio attorno all’edificio principale era destinato ad un giardino murato con alberi da frutto e fiori rari e da un giardino formale con aiole fiorite e viali, impreziosito da sculture e fontane. Il primo recinto comprendeva l’Uccelliera, opera di Girolamo Rainaldi (1617-1619) , fondale prospettico del secondo giardino segreto. Un secondo recinto, oggi Parco dei Daini aveva funzione di giardino privato del principe. Il terzo e più ampio recinto comprendeva un parco naturale con un settore dedicato alle coltivazioni. La trasformazione del giardino rinascimentale e barocco in parco di gusto romantico, ispirato al giardino all’inglese, fu intrapresa da Marcantonio IV Borghese tra il 1766 e il 1793, su progetto degli architetti Antonio e Mario Asprucci e influenzò profondamente l’area del terzo recinto. Fulcro del nuovo assetto, il Giardino del Lago, arricchito dal tempio di Esculapio.Tra le soluzioni architettoniche, il tempio di Diana, quello di Antonino e Faustina e il grande spazio con funzione di ippodromo, ispirato ai modelli romani, detto piazza di Siena. Fu poi realizzato il Casino dei Giuochi d’acqua (trasformato in Aranciera), immortalato in uno dei primi dipinti romani di Ippolito Caffi (1834), conservato al Museo di Roma.La sistemazione di gusto neoclassico ed eclettico che caratterizza la villa ottocentesca è opera dell’archeologo e architetto Luigi Canina. Nei giorni festivi la villa fu aperta al pubblico passeggio e dotata di svaghi a pagamento: il serraglio al Giardino del Lago, il Velodromo di piazza di Siena, il tiro al piccione al Parco dei Daini, la vendita di latte e panna con cialde alla Vaccheria (Casina delle Rose). Dal 1903 la villa è stata ceduta al Comune di Roma e aperta al pubblico. Nella recente valorizzazione del grande parco romano, l’installazione del Silvano Toti Globe Theatre ispirato al modello elisabettiano e la Casa del Cinema, presso la Casina delle Rose.Autori: Flaminio Ponzio (1560-1613), Giovanni Vasanzio (1550-1665), Canina Luigi (1795-1856), Antonio Asprucci (1723-1808), Mario Asprucci (1764-1804)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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