Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArchitettonico
TitoloThe Stables, The Farnese Palace, Caprarola
Indirizzo01032 Lazio Viterbo Antonio da Sangallo via
Plus codes8FJJ86HP+87
Periodoante 1583-1585
DescrizioneLe scuderie di palazzo, dette anche “stallone grande” per distinguerle dal preesistente “stallone dei muli”, è un grande edificio rettangolare posto a ovest del Palazzo Farnese fuori del recinto del primo giardino basso, lungo internamente circa m 100, largo m 15 e alto, fino al cornicione, m 20. All’esterno si presenta con un accesso monumentale orientato verso il palazzo costituito da una scalea a tenaglia di gusto barocco che sale al portone d’ingresso incorniciato da bugne “sussultanti” o “a doppio dente di sega”, motivo ricorrente nelle architetture dirette da Giovanni Antonio Garzoni; al di sopra del portale due finestroni ad arco danno luce agli ambienti interni; su ciascuna fiancata dell’edificio al piano terra corre una doppia teoria (in origine singola) di 10 finestre sovrapposte interrotta al centro da un portale bugnato, al piano superiore invece di 18 finestre con sovrapposto finestrino di mezzanino, interrotte al centro da una finestra più ampia che dà luce al disimpegno delle stanze di abitazione. All’interno l’edificio era composto al piano terra di una stalla con circa 120 box per cavalli coperta da un’ampia volta a botte, mentre al piano superiore per circa m 80 si dispongono 7 stanze per lato divise da uno stretto corridoio destinate ad abitazioni per cocchieri, staffieri e lettigai, e, al di là del disimpegno centrale, quattro ambienti di servizio di cui il più grande con funzione di fienile. Secondo la critica più recente fu Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù a dirigere, e forse anche a progettare, i lavori. La realizzazione dovette iniziare prima del febbraio 1583, quando i documenti attestano il pagamento per la messa in opera dei conci del portale. Nel maggio 1584 la fabbrica procedeva sotto la guida del capomastro Antonio Scarpapè, che doveva completare la copertura dell’edificio e realizzare le “magniatore”, secondo quando testimoniato in una lettera di Cristoforo Balduccini al cardinale Alessandro Farnese. Il pagamento a fine agosto 1585 di operai addetti alla rimozione di materiali dalla “stalla nova” induce a pensare che la fabbrica fosse ormai terminata.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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