Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda1m020-00008
Numero catalogo generale00178090
Ente schedatoreR03/ Musei Civici di Como
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoSant'Elena ritrova la Vera Croce
Titolo soggetto
Nome provinciaComo
ComuneComo
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Volpi
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Diaz, 84
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Musei Civici di Como
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)inizio
Da (datazione dell'oggetto)1600 post
A (datazione dell'oggetto)1610 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito neerlandese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza209
Larghezza151
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoE' raigurata la leggenda del rinvenimento della vera croce da parte di S. Elena, inginocchiata sulla sinistra. Sulla destra tre uomini tengono la croce sollevata. Intorno sta un gruppo di spettatori davanti al pesaggio scalato in proondità. Sulla destra in secondo piano si vede l'anteatto con il malato che guarisce al contatto con il sacro legno.
Notizie storico-criticheLa tela rappresenta in primo piano Sant'Elena inginocchiata davanti alla vera Croce e in secondo piano a destra l'anteatto con il morto che resuscita grazie al contatto con il sacro legno.Essa pervenne ai Musei Civici di Como attraverso il legato di Carlotta Olginati con l'attribuzione ai Campi di Cremona Casati 2002 7. Giulio Bora Bora 98 e Marialuisa Rizzini Rizzini 989 concordano nell'associare questo dipinto per analogie di dimensioni e di caratteristiche stilistiche ad altri due raiguranti la Natività del Battista e il Sinite Parvulos con la amiglia Olginati ? pervenuti nella collezione dei Musei Civici di Como attraverso il legato Olginati 93. Entrambi gli studiosi inoltre lo attribuiscono a un ignoto artista di origine iamminga o olandese - orse Giovanni iammingo Malaguzzi Valeri 90 327-328 - non insensibile alle inluenze del giovane Cerano e del Procaccini ma ancora esente dalle suggestioni morazzoniane e giustiicando in tal modo la datazione della tela in esame all'inizio del Seicento. Recentemente Alberto Rovi Rovi 999 32-35 ha proposto l'assegnazione del dipinto ad Isidoro Bianchi e la sua possibile ma non comprovabile provenienza da una delle due chiese comasche dedicate alla Santa Croce: la distrutta chiesa dei rancescani alla Boscaglia e quella di S. Cecilia detta di S. Croce per la presenza di una reliquia relativa alla stessa. L'attribuzione al pittore campionese viene supportata da conronti con altre opere di Isidoro conservate in territorio luganese altolariano e torinese ad esempio nel Santuario della Caravina al Sacro Monte di Varese e nel Castello del Valentino a Torino.
Data stato di conservazione1979||2000
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1979
Nome compilatoreBona Castellotti M.
Specifiche ente schedatoreR03/ Musei Civici di Como
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneCasati Letizia||Maderna Valentina
Data trascrizione2000
Nome trascrittoreVirgilio Giovanna
Ente trascrittore
Data aggiornamento2000
Nome aggiornatoreVirgilio G.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFR34M+W7


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