Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda1m020-00045
Numero catalogo generale00178007
Ente schedatoreR03/ Musei Civici di Como
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoMadonna di Loreto con Santo Vescovo offerente e San Pietro Martire
Titolo soggetto
Nome provinciaComo
ComuneComo
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Volpi
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Diaz, 84
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Musei Civici di Como
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)ultimo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1575 post
A (datazione dell'oggetto)1599 ante
Autore/Nome sceltoCampi Bernardino
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1552 ca./ 1591
Riferimento all'autoreattr.
Denominazione ambito culturalebottega lombarda
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza222
Larghezza145
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoSulle nubi compare la Madonna con Gesù Bambino, che appoggia i suoi piedini sul modello di una chiesa sorretta da angeli. In basso a sinistra un santo vescovo presenta l'oerente inginocchiato, mentre a destra sta S. Pietro Martire. Sullo sondo si scorge una città con torri e campanili.
Notizie storico-criticheL'originaria presenza di due Santi domenicani ha atto ipotizzare la provenienza del dipinto dalla distrutta chiesa comasca di S. Giovanni in Pedemonte dove erano eretti due altari intitolati rispettivamente a S. Domenico e a S. Pietro Martire Rizzini 989. Inatti un intervento presumibilmente seicentesco trasormò la igura di S. Domenico in quella di un Santo Vescovo. In seguito alla soppressione del convento la tela divenne proprietà di G. B. Bonola il cui nome compariva sul vecchio telaio Di ragione e proprietà di Gio. Batt. Bonola qm Pietro 88. Successivamente passò alla abbriceria di S. Agostino che la cedette al Museo Civico in cambio di un dipinto con la Madonna col Bambino e i SS. rancesco Rocco e Sebastiano di Simone Peterzano Rizzini 989. Il passaggio di proprietà stabilito nel 896 divenne deinitivo nel 903. Come già accennato la igura del Santo Vescovo è il risultato di una ridipintura del preesistente S. Domenico eettuata con l'aggiunta del pallio della mitria e di un pastorale al posto del giglio mentre la irma di Bernardino Campi u presumibilmente apposta da G. B. Paleari nel 803. L'attribuzione dell'opera al pittore cremonese è comunque sostenuta dagli studiosi a partire da Giulio Bora Bora 98 che ha rilevato le ainità iconograiche e tipologiche tra questo dipinto e altre opere di Bernardino come la Madonna della Casa di Loreto alla Galleria Tadini di Lovere datata 572 la Vergine con Bambino S. Gerolamo e S. Giovanni Battista nella parrocchiale di rescarolo 574 e quella con i SS. Steano e Celso nella parrocchiale di Inverigo. Lo studioso tra l'altro ha osservato che il gruppo della Madonna con Gesù e il Santo Vescovo già S. Domenico derivano dalla pala di Giulio Campi nella chiesa di S. Sigismondo a Cremona.
Data stato di conservazione1979||1980||2000
Stato di conservazionecattivo||discreto
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1979
Nome compilatoreBora G.
Specifiche ente schedatoreR03/ Musei Civici di Como
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneCasati Letizia||Maderna Valentina
Data trascrizione2000
Nome trascrittoreVirgilio Giovanna
Ente trascrittore
Data aggiornamento2000
Nome aggiornatoreVirgilio G.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFR34M+W7


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)