Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda1o040-00020
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoritratto
Identificazione soggettoBAMBINA CON FIORI RITRATTO DI LUCE BALLA?
Titolo soggetto
Nome provinciaVarese
ComuneVarese
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello di Masnago
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Cola di Rienzo, 42
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)primo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1906 post
A (datazione dell'oggetto)1906 ante
Autore/Nome sceltoBalla Giacomo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza91
Larghezza72
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheacquisito intorno agli anni '30 da Amelia Bolchini testimonianza dell'interessata. Allo stato attuale delle ricerche si tratta presumibilmente del ritratto della iglia di Balla Luce ambientato nel parco di Villa Borghese. L'ipotesi si basa sul conronto con il Ritratto di Luce Balla del 908 e di quello del 90 e per quanto riguarda lo sondo con il dipinto ontana a Villa Borghese del 906. cr. Lista op. cit. alle schede risp. N.9 73 55. L'opera si colloca nella ricerca luministica su oggetti dipinti all'aperto secondo una presa di visione dall'alto che pone il sogg. In I piano con scarsa pro. dello sondo. La tec. divisa è qui prodotta con segmenti non compatti e radi; lo stesso spessore materico è allentato e in più parti è lasciata a vista la tela di supp. tranne nella parte centrale dove penn. rapide e dense ritraggono il mazzo di iori. Anche grazie a questa tec. al taglio prospettico che esclude un orizzonte e accentua il carattere di apparizione del sogg. il dipinto raggiunge un risultato di poetica reschezza di luminosità diusa. Da segnalare in rapp. a quest'opera un quadro di Boccioni del 907 ra. una bambina con un grande capp. di paglia Class. Dell'Arte Boccioni n. 38 scheda n. 9. N.B. Ad una n/s lettera a L. Balla del 985 la stessa risponde di non conoscere il quadro: cadrebbe quindi l'ipotesi sopradetta. vedi scheda didattica del Museo allegata. Recentemente la dott.ssa Elena Gigli che sta curando il catalogo generale dell'artista ritiene più probabile una datazione al 902 in base al conronto con l'Autoritratto del 902 della Banca d'Italia e del Ritratto di Ettore Roesler ranz e in base al tipo di irma. La Gigli ha mostrato una oto dell'opera ad un erede di Balla che ha negato poter essere la iglia dell'artista Luce. Anche il pro. Crispolti sta studiando l'opera. La donazione Bolchini de Grandi è il primo importante nucleo d'arte moderna e contemporanea della costituenda pinacoteca cittadina. I primi contatti tra la sig. ra Bolchini De Grandi e il Comune di Varese datano al 94; nell'archivio del Museo è custodito un documento datato 94 su cui è apposta la sigla riservato/disposizioni testamentarie pro museo e irmato da Mario Bertolone primo direttore dei Musei Civici. In tale documento si a rierimento ad un incontro con la signora Bolchini De Grandi e alla di lei intenzione di onorare la memoria dei genitori Giovanni Bolchini avvocato illustre e igura di primo piano del giornalismo varesino negli ultimi decenni dell'ottocento e Carolina Della Chiesa. L'intenzione della Bolchini è constatata la mancanza a Varese di una pinacoteca quella donare tutti i suoi quadri e alcuni mobili antichi da destinarsi ad una o più sala. Si a cenno al versamento da parte della signora Bolchini di £. 50.000 per consentire al comune di provvedere a tutto ciò che avrebbe potuto rendersi necessario per la custodia e l'esposizione delle opere. La donazione eettiva come da documento notarile conservato presso gli archivi del Museo stipulato il giorno 22 giugno 965 consiste di n. 37 opere. Sul registro di ingresso del Museo le opere della donazione tuttavia sono inventariate sino al n. 44; con la speciica che il n. 43 dell'elenco opera di cui non è registrato il nome è tornata alla amiglia; il n. inv.44 cita genericamente poltroncine in pelle; in un secondo tempo nel 97 una nuova donazione datata tuttavia nel registro d'ingresso al 966 accresce di 8 opere il nucleo allestito originariamente nelle due sale al pian terreno di Villa Mirabello. Tra le condizioni del lascito la sig.ra Bolchini aveva espressamente chiesto al Comune di Varese di ordinare conservare e ben custodire i dipinti ..in due o più sale in modo che nulla venga disperso o separato dovendo la raccolta ormare un tutto unico inalienabile ed inamovibile. La donante aceva anche speciica richiesta che una targa venisse apposta sulla porta d'entrata o in una delle sale recante la scritta Donaz
Data stato di conservazione1998
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2008
Nome compilatoreVanoli P.
Specifiche ente schedatoreR03/ Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneCassinelli D.
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQCRRH2+QP


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