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Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | 2o060-00317 |
Numero catalogo generale | 01967176 |
Ente schedatore | R03/ Museo Poldi Pezzoli |
Gruppo oggetti | disegno |
Definizione oggetto | disegno |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | oggetti e strumenti |
Identificazione soggetto | Progetto per tripode |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Milano |
Comune | Milano |
Tipologia edificio di collocazione | palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Poldi Pezzoli |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Via Manzoni, 12 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Museo Poldi Pezzoli |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XIX |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | inizio |
Da (datazione dell'oggetto) | 1800 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1810 ca. |
Autore/Nome scelto | |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | ambito lombardo |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | carta/ matita/ acquerellatura |
Unità di misura | mm. |
Altezza | 100 |
Larghezza | 95 |
Profondità | |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | A matita e acquerelli colorati giallo e bruno su carta bianca. |
Notizie storico-critiche | Il disegno come ricorda un breve appunto che Riccardo Lampugnani ha annotato a matita sul verso della cornicetta u regalato al collezionista milanese da ederico alck la vigilia di Natale del 986.Il timbro a secco posto in alto a sinistra è di notevole interesse: ignoto al repertorio del Lugt è stato individuato di recente sui disegni della collezione di Umberto Osio e segnala l'antica appartenenza del oglio alla collezione dei duchi Litta Visconti Arese antica e nobile amiglia milanese che raggiunse l'apice delle sua ortuna durante l'età napoleonica cr. G. usconi a cura di L'artista e il suo atélier. I disegni dell'acquisizione Osio all'Istituto Nazionale per la Graica catalogo della mostra Roma 2006 p. 206 n. 6.La scritta antica posta nella parte bassa del disegno ricorda con ogni probabilità solo l'invenzione di Andrea Appiani per questo tripode ornato di aquile imperiali e di un bassorilievo all'antica sulla ascia che racchiude la coppa: il conronto inatti con i disegni che il celebre artista milanese realizzò per l'ebanista Maggiolini e che con pochi altri documentano l'attività di Appiani come progettista di arti decorative non permette di conermare l'attuale attribuzione. Il tratto nei ogli conservati presso il Gabinetto dei Disegni del Castello Sorzesco ondo Maggiolini MAG. 2. B. 22; MAG. 5. B. 25; MAG. 24. B.4; MAG. 3. B. 23 si veda anche l'articolo di G. Beretti in Rassegna di Studi e Notizie vol. XXII anno XXV 998 pp. 39-92 che ho potuto esaminare grazie alla cortesia della dott. Arnalda Dallaj è lieve e preciso e l'acquerello delicatamente sumato: rigido invece e impacciato il segno che traccia i contorni del tripode Lampugnani e pesante la mano che a larghe campiture stende il colore. Non è impossibile che l'anonimo autore del oglio Lampugnani certamente lombardo e attivo all'inizio del XIX secolo riprenda qui per memoria un progetto pensato da Appiani per la corte imperiale: l'anno che la scritta annota inatti il 805 è di particolare importanza per l'artista lombardo che riceve la nomina a pittore uiciale di Napoleone e a Napoleone alludono tutti gli emblemi che compaiono sul tripode l'aquila con il olgore la lira la corona d'alloro. Nel 805 inoltre l'imperatore rancese celebra a Milano la propria incoronazione a re d'Italia. Si potrebbe pensare quindi che il tripode disegnato da Appiani acesse parte dell'apparato predisposto per la cerimonia anche se questa ipotesi per ora non è conermata da alcuna prova: ma non è orse un caso che il oglio Lampugnani rechi il timbro di collezione della amiglia Litta Visconti Arese e che Antonio Litta nominato duca per volontà di Napoleone osse a ianco dell'imperatore in qualità di gran ciambellano durante le celebrazioni del 805. |
Data stato di conservazione | 2008 |
Stato di conservazione | mediocre |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 2008 |
Nome compilatore | Monaco Tiziana |
Specifiche ente schedatore | R03/ Museo Poldi Pezzoli |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Di Lorenzo Andrea |
Data trascrizione | |
Nome trascrittore | |
Ente trascrittore | |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFF59R+9H |
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