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Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda2o060-00327
Numero catalogo generale01967184
Ente schedatoreR03/ Museo Poldi Pezzoli
Gruppo oggettidisegno
Definizione oggettodisegno
Numero oggetti
Categoria generale soggettomitologia
Identificazione soggettoAchille a Sciro
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Poldi Pezzoli
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Manzoni, 12
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Poldi Pezzoli
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione di disegni di Riccardo Lampugnani
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1790 ca.
A (datazione dell'oggetto)1799 ca.
Autore/Nome sceltoDell'Era Giovan Battista
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1765/ 1799
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicacarta/ penna/ inchiostro
Unità di misuramm.
Altezza282
Larghezza440
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoA penna e inchiostro bruno; riquadrato a penna.
Notizie storico-criticheIl disegno di bellissima qualità è da assegnare a Giovan Battista Dell'Era per conronto con alcuni suoi ogli di sicura attribuzione: il bassorilievo antico che compare al verso è inatti molto vicino a mio avviso agli altri che Dell'Era copia in alcuni studi conservati nel Museo Civico di Treviglio di identica attura e tracciati con segno a penna ugualmente elegante e sciolto si veda E. Calbi N. abbri a cura di I disegni di Giovan Battista Dell'Era nel Museo Civico di Treviglio Casalecchio di Reno 997 vol.III pp. 46-55. In quella serie Dell'Era studia alcuni tra i più celebri rilievi antichi conservati in collezioni romane e in particolare la serie che apparteneva allora alla raccolta Aldobrandini: il Triono di Ercole e Bacco in India Ippolito e edra Diana ed Endimione e Apollo e le Muse erroneamente indicato da E. Calbi e N. abbri 997 cit. p.52 come appartenente all'antica collezione Giustiniani sulla scorta del celebre repertorio di Salomon Reinach ma in realtà di provenienza Aldobrandini; cr. E. Angelicoussis The Woburn Abbey collection o classical antiquities Mainz am Rhein 992n. 65.L'Achille a Sciro del disegno Lampugnani appartiene alla stessa serie: un tempo collocato sulle pareti della scalinata della chiesa di Santa Maria in Aracoeli u acquistato probabilmente verso la ine del XVII secolo dai principi Aldobrandini che lo destinarono alla loro ricca collezione di antichità conservata nella villa di rascati; lì probabilmente nel corso degli anni '90 del '700 all'epoca del suo soggiorno a Roma lo vide Dell'Era e lo copiò. A quel tempo però la grande casata romana era già estinta: dal 767 inatti il titolo di principe Aldobrandini spettava al secondogenito dei Borghese; e u probabilmente rancesco Borghese nel 85 a vendere per il tramite di Pietro Camuccini la raccolta di rilievi antichi al duca di Bedord che li riunì nella propria residenza di Woburn Abbey dove si trovano tuttora cr. E. Angelicoussis 992 cit. pp. 88-90 n. 66. Al recto del oglio Lampugnani Dell'Era ha tracciato con mano veloce una deliziosa scena di gruppo in taverna: un pittore di cui ameremmo conoscere l'identità si appresta a ritrarre i compagni seduti al tavolo di una osteria romana e intenti ad una discussione animata; l'atmosera ricorda quella dei ritratti di gruppo nati nell'ambito della celebre Accademia dei Pensieri che promossa da elice Giani e animata da numerosi artisti italiani e stranieri ebbe vita breve nella Roma dell'ultimo decennio del XVIII secolo. Quei ritratti nacquero come privata testimonianza dell'intenso legame intellettuale ed aettivo che univa i protagonisti di quella breve stagione a cui anche Giovanni Battista Dell'Era ebbe modo di partecipare cr. A. Ottani Cavina elice Giani 758-823 e la cultura di ine secolo pp. 35-4. Il disegno per il inissimo tratto a penna e l'acquerello sapientemente dosato in lievi stesure liquide appartiene sicuramente all'attività matura di Giovan Battista Dell'Era: si veda ad esempio per conronto il Ritratto della moglie Maria Teresa Raggi del 796 circa Treviglio Museo Civico; cr. E. Calbi a cura di Giovan Battista Dell'Era 765-799. Un artista lombardo nella Roma neoclassica catalogo della mostra Milano 2000 p. 225 cat. 56 o il Gioco della dama in casa Siriès databile al 798-799 irenze Uizi Gabinetto dei Disegni e delle Stampe; in E. Calbi a cura di Milano 2000 cit. p. 23 cat. 63.
Data stato di conservazione2008
Stato di conservazionecattivo
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2008
Nome compilatoreMonaco Tiziana
Specifiche ente schedatoreR03/ Museo Poldi Pezzoli
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneDi Lorenzo Andrea
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF59R+9H


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