Novità: Scacchi - una partita tra campioni scelta a caso

Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda2o090-00130
Numero catalogo generale01973901
Ente schedatoreR03/ Museo Poldi Pezzoli
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggettoAnimale
Titolo soggettoCavallo che pascola
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Poldi Pezzoli
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Manzoni, 12
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Poldi Pezzoli
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione di netsuke di Giacinto Ubaldo Lanranchi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)seconda metà
Da (datazione dell'oggetto)1750 ca.
A (datazione dell'oggetto)1799 ca.
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleScuola di Kyoto
Riferimento all'interventoesecutore
Materia e tecnicaavorio tinto||avorio dipinto
Unità di misuramm.
Altezza45
Larghezza35
Profondità17
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoNetsuke raigurante un cavallo con il collo e la testa piegati, intento a brucare con gli zoccoli molto ravvicinati. I due ori dell'himotoshi, uno di dimensioni maggiori rispetto all'altro, si trovano sul retro della composizione.
Notizie storico-criticheQuesto esemplare della collezione Lanranchi esempliica una tra le più antiche tipologie di netsuke con cavalli; le sue origini si possono ar risalire per lo meno al XVIII secolo periodo durante il quale urono attivi alcuni maestri che si dedicarono all'intaglio di analoghi netsuke soprattutto tra quelli residenti a Kyoto. E' inatti molto probabile che questa postura prediletta perché consentiva di sruttare al meglio la orma della zanna d'avorio tendente per natura a restringersi in prossimità della punta osse concepita per primo da Tomotada per poi essere utilizzata con risultati di grande intensità da Yoshinaga - artista anch'egli citato nel Soken kisho del 78 - e i suoi allievi ai quali si può attribuire un certo numero di netsuke con cavalli non irmati Ducros 987 p. 47 igg. 26 e 32. Tra le tante un'opera molto simile a questa per composizione e scelta della sezione di zanna è illustrata in International Netsuke Society Journal XXV inverno 2005 4 p. 5.
Data stato di conservazione2008
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2008
Nome compilatoreMorena Francesco
Specifiche ente schedatoreR03/ Museo Poldi Pezzoli
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneDi Lorenzo Andrea
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF59R+9H


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