Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda3y010-00001
Numero catalogo generale00641767
Ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoSan Luigi Gonzaga presenta i fanciulli alla Madonna con Bambino
Titolo soggetto
Nome provinciaBrescia
ComuneChiari
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazioneprivato
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Faglia-Torri
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Bernardino Varisco, 9
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Repossi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoRaccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1793 post
A (datazione dell'oggetto)1793 ante
Autore/Nome sceltoTeosa Giuseppe
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1758-1760/ 1848
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misuracm
Altezza205.5
Larghezza142.8
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoSu uno sondo architettonico san Luigi Gonzaga riceve da Gesù Bambino un giglio bianco; il santo accompagna davanti alla Vergine alcuni bambini in atteggiamento devoto; sulla sinistra un gruppo di bambini è escluso dall'incontro a causa della loro condotta non casta.
Notizie storico-criticheIl dipinto proviene dall'oratorio dedicato a san Luigi Gonzaga annesso al Ginnasio attuale palazzo della ondazione Morcelli-Repossi ove è ora sostituito da una copia. Rivetti ricorda più volte che la tela u realizzata dal Teosa nel 793 sulla base della testimonianza del prevosto Steano Antonio Morcelli che nel manoscritto delle sue Memorie della Prepositura Clarense ricorda come in quell'anno u aggiunta la tribuna alla chiesa delle scuole ossia u costruito l'attuale piccolo presbiterio di orma semicircolare e la chiesa così ristrutturata u benedetta dallo stesso prevosto il 3 gennaio 793. Pare quindi legittimo credere che l'artista impiegato dal Morcelli per diverse opere proprio in quel giro di anni ricevesse anche questa commissione portando a termine il dipinto verso l'inizio di gennaio del 793. La composizione assai complessa nella sua struttura mette in scena l'omaggio da parte di un gruppo di giovanetti di un giglio simbolo di purezza che per mano del santo viene donato al Bambino Gesù seduto in grembo alla Vergine. Un altro gruppo di bambini uno dei quali raigurato in pianto con in mano un giglio spezzato acile metaora della purezza perduta assiste pure alla scena mistica. Giuseppe Teosa come ha ben indicato Terraroli riugge dalle simmetrie rigide e schematiche della pala neoclassica proponendo una struttura decentrata e articolata di chiara ispirazione tardo settecentesca nella quale si avverte l'eco del magistero batoniano e disponendo i personaggi principali sulla diagonale. Al gusto già pienamente neoclassico inclina invece la tavolozza dai colori reschi e talvolta rareddati - rimessi in luce nella loro preziosa declinazione dal recente restauro - che in parte smentiscono la discendenza dal Batoni e i particolari dell'abbigliamento dei giovanetti descritto con estrema dovizia di particolari. Questa insistenza sui particolari e l'impiego di cromie ortemente schiarite dalle tonalità smaltate è caratteristica delle opere giovanili del Teosa come ad esempio la Sant'Agnese realizzata nel 794 per la cappella della Madonna delle Grazie nella parrocchiale di Chiari; in seguito pur non abbandonando la tavolozza schiarita l'artista inclinerà a una maggiore sempliicazione - di ascendenza piuttosto neoclassica - nella resa dei particolari e delle decorazioni e nella strutturazione delle igure dotate in seguito di maggiore statuaria sodezza. D'altro canto questa tela presenta già tutti i caratteri tipologici e isionomici che saranno tipici dell'artista anche nella ase tarda della sua carriera come ad esempio nei due areschi delle pareti laterali del presbiterio della clarense chiesa della Beata Vergine di Caravaggio compiuti nel 827 - dei quali si conservano i disegni preparatori nella Pinacoteca Repossi inv. nn. D0047-D0048 - nei quali si osserva però una maggiore simmetria nella disposizione dei personaggi e un maggiore coordinamento tra le igure e l'impianto monumentale dello sondo.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFusari Giuseppe||Scorsetti Monica
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBianchi Eugenia
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFGWPH+39


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