Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda3y010-00009
Numero catalogo generale00641775
Ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoPietà con san Giovanni di Dio santa Teresa d'Avila e angeli
Titolo soggetto
Nome provinciaBrescia
ComuneChiari
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazioneprivato
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Faglia-Torri
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Bernardino Varisco, 9
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Repossi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoRaccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1715 post
A (datazione dell'oggetto)1715 ante
Autore/Nome sceltoTortelli Giuseppe
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1662/ 1738
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misuracm
Altezza331
Larghezza226.5
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoNella parte alta del quadro, a sinistra, la Madonna piange Cristo, il cui corpo esanime è appoggiato alle nuvole ed alle sue ginocchia; dietro di lei un angelo sorregge la croce; nella parte ineriore del quadro, rispettivamente a sinistra e a destra, vi sono san Giovanni di Dio e santa Teresa d'Avila raigurati inginocchiati, in contemplazione ed in preghiera; accanto a santa Teresa si vede un angioletto che sorregge un giglio bianco.
Notizie storico-criticheLa tela u realizzata da Giuseppe Tortelli per la cappella dell'Ospedale di Chiari nel 75; per volontà dell'Amministrazione dell'Ospedale l'opera venne traserita in Pinacoteca Repossi all'inizio del sec. XX sicuramente dopo il 902 perchè nell'inventario dei beni della Pinacoteca compilato in quell'anno tale quadro non è citato mentre è presente in quello del 98. Articolata secondo uno schema macchinoso e teatrale su due registri dove in quello superiore campeggia la igura languida del Cristo morto posto sulle ginocchia della Vergine e adorato da alcuni angeli mentre in quello ineriore i santi Giovanni di Dio e Teresa d'Avila assistono in adorazione la grande pala si riconnette all'attività matura dell'artista ben documentata anche da dipinti ancora conservati nelle chiese di Brescia. Qui come nelle tele degli anni successivi la pittura del Tortelli ha abbandonato il monumentalismo compatto dei tenebrosi veneziani per assumere toni più sumati e accensioni cromatiche che insieme alla robusta seppure disarticolata solennità delle igure ricorda per il suo tono rammisto di suggestioni lagunari e di dinamismi classicisti di matrice romana prossimi anche al are divergente del Conca l'opera di Sebastiano Ricci intravedibile anche nella consuetudine di alcune isionomie di angeli dai tratti somatici caricati e dal baluginare quasi osorescente delle atmosere. All'arte del Tortelli di quegli anni rimanda soprattutto - oltre allo schiarimento generale della tavolozza - un senso di maggiore mobilità delle igure specie nella parte alta della tela e il trattamento cartaceo e rastagliato delle vesti degli angeli che invece nelle igure terrene dei due santi assumono un peso quasi metallico e una tornitura prossima ai risultati delle opere di qualche anno precedenti. Tali sperimentazioni di un luminismo accentuato e atmoserico con quelle accensioni suluree che iniammano panneggi e incarnati già sperimentate nelle tele contemporanee raiguranti Rebecca al pozzo e la Maddalena in casa del ariseo oggi nella chiesa bresciana di San Giovanni evangelista saranno tipiche della produzione degli anni successivi dell'artista come ad esempio nella tarda e mirabile Trinità della chiesa di San rancesco d'Assisi a Brescia o nel minuscolo preziosissimo ovato raigurante San Matteo e l'angelo della cittadina chiesa di Santa Maria della Carità.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionemediocre
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFusari Giuseppe||Scorsetti Monica
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBianchi Eugenia
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFGWPH+39


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