Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda3y010-00025
Numero catalogo generale00641790
Ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoMadonna del latte
Titolo soggetto
Nome provinciaBrescia
ComuneChiari
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazioneprivato
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Faglia-Torri
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Bernardino Varisco, 9
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Repossi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoRaccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)metà
Da (datazione dell'oggetto)1440 post
A (datazione dell'oggetto)1460
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito lombardo
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaaffresco staccato riportato su tela
Unità di misuracm
Altezza100.2
Larghezza105.3
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoSu un trono gotico visto rontalmente è seduta la Madonna raigurata mentre allatta Gesù Bambino, seduto sulle sue ginocchia, a sinistra.
Notizie storico-criticheProveniente come gli altri areschi conservati nella Pinacoteca Repossi nn. D00022-D00024 dalla chiesa clarense dedicata ai Santi Gervasio e Protasio dalla quale u strappato nel 90 dal pittore bergamasco Giuseppe Riva il dipinto è stato ipoteticamente ritenuto da Terraroli 99 p. 25 la parte centrale di un polittico ad aresco i cui laterali sarebbero stati di due rammenti raiguranti un Santo taumaturgo e San Bernardino da Siena. Tale ipotesi pare poco praticabile per motivi stilistici poiché ad evidentiam questo aresco è assegnabile a un epoca più antica di quella a cui debbono essere ascritti gli altri due dipinti. L'impostazione rontale della Vergine con il Bambino e il sontuoso trono tutto traori gotici denuncia una datazione entro la prima metà del XV secolo mentre i due santi per l'interno dinamismo e per la monumentalità delle igure che seppur sibrate dal cattivo stato di conservazione s'inseriscono nel campo dipinto con maggiore libertà e mobilità vanno assegnate alla ine del secolo. Le tangenze notate da Terraroli sono piuttosto da ascrivere a generici elementi isionomici lo sguardo del Bambino identico a quello del san Bernardino che si sono rivelati rutto di integrazioni del restauro del 90 mentre l'essenziale arcaicità della igura della Vergine basilissa e la sempliicazione spaziale del trono denunciano una generazione più popolare di quella proponibile per i due santi e rancamente non si scorge nulla di quella iliazione dai caratteri bembeschi proposta ancora dallo studioso mentre si notano tangenze con molta pittura di matrice locale divulgata qui in maniera ancor più sempliicata e che dovette comunque desumere i suoi prototipi da talune igurazioni ancora oggi leggibili sulle pareti della chiesa di San rancesco d'Assisi a Brescia.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionemediocre
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFusari Giuseppe||Scorsetti Monica
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBianchi Eugenia
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFGWPH+39


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