Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda3y010-00026
Numero catalogo generale00641791
Ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoritratto
Identificazione soggettoRitratto del vescovo Giovanni Battista Rota
Titolo soggetto
Nome provinciaBrescia
ComuneChiari
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazioneprivato
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Faglia-Torri
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Bernardino Varisco, 9
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Repossi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoRaccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)inizio
Da (datazione dell'oggetto)1900
A (datazione dell'oggetto)1910
Autore/Nome sceltoSpelta Enrico
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1879/ 1940
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misuracm
Altezza136.3
Larghezza83.2
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoIl vescovo Giovan Battista Rota è raigurato vestito con gli abiti vescovili seduto su una preziosa sedia con braccioli dorati; indossa la croce pettorale, l'anello e tiene due libri sotto la mano destra appoggiata al bracciolo della sedia.
Notizie storico-criticheIl dipinto presente solo nell'Inventario del 973 con attribuzione a 'Spelta' è stato genericamente attribuito da Terraroli 99 p. 5 a un pittore lombardo del primo ventennio del Novecento. L'opera in eetti è irmata in alto a destra ed è assegnabile al lodigiano Enrico Spelta. Il dipinto u quindi realizzato durante l'episcopato lodigiano di Giovan Battista Rota 889-93 e a motivo dell'età avanzata del ritrattato è da collocare nel primo decennio del Novecento. L'artista imposta il dipinto secondo i caratteri uiciali del ritratto: il vescovo seduto ha una solennità monumentale avvolto dall'ampia veste violetta sulla quale spicca la croce pettorale d'oro. La pennellata vibrante che risente delle teorie divisioniste dell'epoca certo retaggio della ormazione braidense dell'artista permette allo Spelta di inondere alla igura un tono quasi umbratile e una consistenza sognante all'insieme. Pittore incline a un certo verismo collaudato in opere come Solitudine che ritrae tre anziane donne all'ospizio anche in quest'opera non rinuncia a uno scavo minuzioso della igura del vescovo raccontandone - anche con una deormazione volutamente caricata - il carattere e il proilo psicologico attraverso un'analisi che si scioglie nel sentimento poetico grazie alla trasparenza e instabilità della pennellata che conerisce all'insieme un tono di umbratile nostalgico distacco.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFusari Giuseppe||Scorsetti Monica
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBianchi Eugenia
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFGWPH+39


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