Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda3y010-00036
Numero catalogo generale00641801
Ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoSanta Maria Maddalena
Titolo soggetto
Nome provinciaBrescia
ComuneChiari
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazioneprivato
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Faglia-Torri
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Bernardino Varisco, 9
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Pinacoteca Repossi
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoRaccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1600 post
A (datazione dell'oggetto)1699
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito emiliano
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misuracm
Altezza92.5
Larghezza71
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoSanta Maria Maddalena guarda verso l'alto a sinistra; il corpo presenta invece una lieve torsione verso destra; tiene in mano un vaso in peltro di cui sta sollevando il piccolo coperchio con la mano sinistra..
Notizie storico-criticheIl recente restauro ha permesso di riportare il dipinto al suo primitivo soggetto iconograico. L'aggiunta inatti di due occhi nel vasetto dei proumi della Maddalena aveva trasormato questa igura in una santa Lucia e come tale era entrata nelle collezioni della Pinacoteca Repossi nel 98 in seguito al lascito di Antonio Rota u Alessio. Inatti presso la Biblioteca Morcelli ondo Ginnasio b. Inventari si conserva un biglietto da visita di Giovanni Battista Rota al verso del quale si trova una nota manoscritta di Antonio Rota con la quale egli esprime la volontà di donare alla pinacoteca clarense i seguenti tre quadri: S. Anna del Salmeggia; S. Lucia del Paglia; B. Bernardo de' Tolomei di Daniele Crespi. Nella medesima nota Antonio Rota indica anche che in caso di vendita l'importo di tale operazione dovesse essere devoluto alla Congregazione di Carità. Una nota apposta successivamente dice che l'opera qui catalogata è stata consegnata presso la Pinacoteca Repossi da Marianna Rota il 7 aprile 98. La tela era pertanto entrata in pinacoteca con attribuzione generica alla bottega del Paglia e come opera di rancesco Paglia è ritenuta da Passamani e da Terraroli che ipotizza una provenienza del dipinto dalla sagrestia della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Brescia dove secondo le guide antiche si conservavano quindici ovali raiguranti il Redentore la Vergine gli Apostoli e due Sante Martiri oggi al Museo Diocesano di Brescia e atti oggetto di una disamina abbastanza approondita da parte di Renata Stradiotti nella scheda del catalogo a cura di Bruno Passamani Brescia Pittorica. L'immagine del Sacro Brescia 98 pp. 29-30. Tale identiicazione seppure dubitativa è priva di qualsiasi ondamento in dal raronto tra gli ovali bresciani e la tela clarense: diverso il taglio la tavolozza la conduzione pittorica e l'impasto chiaroscurale. D'altro canto il ripristino dell'originaria iconograia impedisce anche ormalmente di ricercare nella serie della chiesa delle Grazie dove si parla chiaramente di due martiri il luogo di provenienza del dipinto. Stilisticamente l'opera non può essere attribuita a rancesco Paglia se non per qualche tangenza tra la sua ormazione emiliana e i connotati a tutti gli eetti emiliani della tela clarense. Tuttavia non si trova in questa bella Maddalena alcun rierimento alla cultura guercinesca che sta alla base della produzione del bresciano; piuttosto qui si rintracciano i caratteri della pittura di Guido Reni in particolare delle opere dell'attività estrema dove sono molte le attestazioni di igure emminili a mezzo busto e dalle orme opulente e dove la sua pittura si a sempre più liquida e la materia quasi traslucida. Seppure di buona qualità questo dipinto è da considerare prodotto dell'ambito del Reni se non addirittura una derivazione da qualche sua opera della piena maturità.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFusari Giuseppe||Scorsetti Monica
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBianchi Eugenia
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFGWPH+39


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