Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | LO330-00173 |
Numero catalogo generale | 00067062 |
Ente schedatore | R03/ Provincia di Lodi |
Gruppo oggetti | arredi e suppellettili |
Definizione oggetto | piatto |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | |
Identificazione soggetto | |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Lodi |
Comune | Sant'Angelo Lodigiano |
Tipologia edificio di collocazione | castello |
Qualificazione edificio di collocazione | |
Denominazione edificio di collocazione | Castello Morando Bolognini |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Gian Giacomo Bolognini, 2 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Museo Morando Bolognini |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | secc. XVI/ XVII |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | fine/inizio |
Da (datazione dell'oggetto) | 1590 post |
A (datazione dell'oggetto) | 1610 ante |
Autore/Nome scelto | |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | produzione lombardo-veneta |
Riferimento all'intervento | artigiano |
Materia e tecnica | ottone sbalzato/ inciso |
Unità di misura | |
Altezza | |
Larghezza | |
Profondità | |
Diametro | 47.5 |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | Grande piatto ansato d'ottone con larga tesa incisa a stampo a piccole oglie ritmate, sul ondo lavorato a sbalzo è raigurata al centro, secondo l'iconograia tradizionale, l'Immacolata, doppia iscrizione in lingua tedesca a caratteri gotici, quella esterna più minuta, sotto la tesa decorazione a baccello sbalzato al contrario, leggero ornato ritmato a punzone. |
Notizie storico-critiche | Il piatto di tipologia comune veniva probabilmente usato per le elemosine e per l'acqua del battesimo secondo Lipinsky 930 pp. 9-3 e si ricollega senza dubbio ad una maniattura di artisti tedeschi giunti verso la ine del sec. XV nell'Italia centrale e stabilitisi soprattutto a Teramo e l'Aquila con qualche probabile diramazione nel Veneto. I modelli di questo tipo di piatto urono a lungo riprodotti sec. XVII-XVIII da originali di quell'epoca e usati in particolare all'inizio del sec. XX per ornare le case lombarde. Per conronti stilistici si vedano alcuni esemplari quasi uguali a questi conservati nel Museo Civico di Rieti Mortari 960 nelle chiese romane di S. Sabrina S. Tommaso di Canterbury nella zona bergamasca bresciana cr. Clusone Bg e a Milano nella Casa Bagatti Valsecchi Toesca 98 . Si noti inoltre che il grosso iore stilizzato sbalzato al centro di alcuni esemplari è riprodotto su oggetti di produzione proana e di diverso materiale si veda ad esempio un piatto a smalto attribuito a Venezia sec. XVI e conservato nella raccolta La Piccirella di irenze Gregori 979 p. 25 |
Data stato di conservazione | 1983 |
Stato di conservazione | mediocre |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 1983 |
Nome compilatore | Zilocchi M. A. |
Specifiche ente schedatore | |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | |
Data trascrizione | 2000 |
Nome trascrittore | Sciandra V. |
Ente trascrittore | |
Data aggiornamento | 2000 |
Nome aggiornatore | Sciandra V. |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQF6CQ5+Q3 |
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