Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0010-00017
Numero catalogo generale00617251
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoletteratura
Identificazione soggettoTuccia trasporta l'acqua con il setaccio
Titolo soggetto
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)secc. XV/ XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine/inizio
Da (datazione dell'oggetto)1490 post
A (datazione dell'oggetto)1510 ante
Autore/Nome sceltoGiolfino Nicola
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1476/ 1555
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatavola/ pittura a olio
Unità di misuracm
Altezza20
Larghezza63
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheLa vicenda raigurata è tratta dalla Naturalis Historia di Plinio XXVIII 2 e ripresa nei actorum et Dictorum Memorabilium di Valerio Massimo VIII I 5 absol.L'ordalia cui volle sottoporsi la vestale Tuccia è ambientata entro un loggiato aperto su una piazza urbica al centro della quale tre soldati dopo aver acceso il uoco attendono l'esito della prova. Sulla sinistra a delimitare questo proscenio uno squarcio di campagna con un castello e una torre. Questa dimensione cittadina che ricorda la veronese piazza dei Signori utilizzata più volte da Nicola Giolino quale ondale di alcuni suoi dipinti come il Muzio Scevola tiene la mano nel braciere al cospetto di Porsenna già Sotheby's Londra 4 ebbraio 968 lot. 53 e la predella con Storie di santa Barbara del Museo di Castelvecchio a Verona inv. 937-B577 938-B577. La ragionevolissima attribuzione a Nicola Giolino è stata avanzata per la prima volta da Bernard Berenson 932 ed. cit. 936 p. 99 che con le sue liste ha avuto in generale il merito di dare per primo una isionomia sicura all'attività artistica del pittore veronese in seguito approondita e precisata da Marina Repetto Contaldo 974 976 in numerosi contributi.Le igure rigide e la tavolozza assai semplice giocata sull'alternanza dei gialli e dei rossi nella resa delle armature dei soldati richiamano in tutto e per tutto la tradizione veronese della pittura di cassone un enomeno artistico tutto locale e sostanzialmente isolato nel panorama igurativo dell'Italia settentrionale. Se il rierimento più prossimo resta ancora oggi il nome di Nicola Giolino il mondo stilistico entro cui è stata realizzata questa tavoletta risente senza dubbio della vasta produzione della bottega di Domenico Morone Verona 442 circa - post 57 nella quale mosse i suoi primi passi anche il iglio rancesco Verona 47 circa - 529 se come penso è lui da giovane l'autore dei due dipinti con Storie di Attilio Regolo conservati al Museo di Castelvecchio inv. 685-B825; 684-B824.M. Vinco
Data stato di conservazione1996
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione1996
Nome compilatoreScalzi Angelico Gino||Passamani Alessia
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneScalzi Angelico Gino
Data trascrizione2005
Nome trascrittoreBonora, Sara
Ente trascrittoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento2013
Nome aggiornatoreAlbertario Marco
Ente aggiornatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Funzionario responsabile aggiornamentoAlbertario Marco
Plus Codes8FQGR37F+W2


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