Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0010-00029
Numero catalogo generale00617263
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoBattesimo di Cristo
Titolo soggetto
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1539 post
A (datazione dell'oggetto)1539 ante
Autore/Nome sceltoCiverchio Vincenzo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1470/ 1544
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatela/ pittura a olio
Unità di misuracm
Altezza255
Larghezza173
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheLe isionomie dei corpi nervosi e segnati del Cristo e del Battista ricordano quelle dei santi della tavola posta sull'altare di San Sebastiano nel Duomo di Crema datata al 58. Il manierismo turbina per tutta la tela e avvolge i due angeli sulla sinistra e il manto del Battista denotando una ricerca verso tale direzione che il pittore opera costantemente a partire dagli anni venti del Cinquecento. Assieme alle altre opere lasciate o inviate nella cittadina lombarda da pittori veneti come Vincenzo Catena e Giovanni Cariani il dipinto di Paris Bordon presente in Pinacoteca sembra ornire diversi elementi al maestro cremasco: le pose arteatte degli angeli la postura studiata di Giovanni Battista e la torsione del Cristo qui interpretata in modo imperetto. Tipicamente veneti sono anche le tonalità dei manti e il cielo acceso di rosa e arancione che sovrasta un paesaggio per la verità ancora legato a modelli quattrocenteschi e più lombardo.Proprio questa natura a metà ra due mondi ha atto ritenere la pala opera più di bottega che di mano di Vincenzo Civerchio all'epoca della realizzazione sicuramente già anziano e prossimo alla morte avvenuta nel 544. Ma il marchio civerchiano va riconosciuto specialmente nei particolari di qualità più elevata della pala come il paesaggio così pieno di particolari o il bel volto del Cristo dominato dagli occhi blu e da luenti capelli.G. Cavallini
Data stato di conservazione1996
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione1996
Nome compilatoreScalzi Angelico Gino||Passamani Alessia
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneScalzi Angelico Gino
Data trascrizione2005
Nome trascrittoreBonora, Sara
Ente trascrittoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento2013
Nome aggiornatoreCavallini Gabriele
Ente aggiornatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Funzionario responsabile aggiornamentoAlbertario Marco
Plus Codes8FQGR37F+W2


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)