Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0010-00048
Numero catalogo generale00617282
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoritratto
Identificazione soggettoRitratto del monaco olivetano Bartolomeo de Martini
Titolo soggetto
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1549 post
A (datazione dell'oggetto)1551 ante
Autore/Nome sceltoCaroto Giovanni Francesco
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1480 ca.-1555 ca.
Riferimento all'autoreattribuito
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatela/ pittura a olio
Unità di misuracm
Altezza58
Larghezza46
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheCornice in legno dorato e modanato.cr. il Catastico di Saverio Dalla Rosa che registra in Santa Maria in Organis tra le pitture esistenti nel Noviziato e nel Monastero p. 9: Bella testa di vecchio monaco e retratto d'uno della amiglia Rambaldi d'Incerto. Altri 2 retratti buoni tra li molti che vi sono di abbati e monaci. Parte del buon secolo di varj autori. L'acquisto da Santa Maria in Organis sarebbe stato eettuato con la mediazione di padre Da Prato Albertario 202Marco Albertario.Da alcune indicazioni contenute nel volume di L. Rognini 2007 si sa che il monaco olivetano Bartolomeo de Martinis morì nel 567 e che u abate dal 549 al 55. L'abate De Martinis sempre a detta del Rognini u anche un celebre matematico come certiica il oglio che stringe nel pugno per cui davvero credo che non ci sia da dubitare sull'identiicazione. Se dal punto di vista stilistico si giustiica il rierimento a rancesco Morone già proposta da A. Avena 907 dal punto di vista cronologico tale proposta risulta diicilmente sostenibile; va segnalata la proposta puramente indiziaria di L. Rognini 2007 e G. Peretti 200 a avore di Giovanni Caroto anche se purtroppo nulla sappiamo di certo sulla sua attività tarda. La sua isionomia di pittore per quanto suggente si legge di certo meglio a ianco di quella dei pittori veneziani come nell'Autoritratto con la moglie a Castelvecchio o nella Pala della chiesa di Sant'Elena. Questo ritratto mi pare invece abbia qualcosa di lombardo al ondo e che alla ine il nome più giusto sia quello del ratello Giovan rancesco Caroto documentato molto presto a Milano. La proposta anticipata con comunicazione scritta 9/07/202 di attribuzione a Giovanni rancesco Caroto si basa sul conronto con i clipei della navata di Santa Maria in Organo databili per Maria Teresa ranco iorio al decennio 540-550 M.T. RANCO IORIO 97 pp. 95-96 cat. 38 igg. 6-66. M. Vinco
Data stato di conservazione1996
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione1996
Nome compilatoreScalzi Angelico Gino||Passamani Alessia
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneScalzi Angelico Gino
Data trascrizione2005
Nome trascrittoreBonora, Sara
Ente trascrittoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento2013||2012
Nome aggiornatoreVinco Mattia||Albertario Marco
Ente aggiornatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Funzionario responsabile aggiornamentoAlbertario Marco
Plus Codes8FQGR37F+W2


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