Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0200-00013
Numero catalogo generale00020643
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettostele funeraria
Numero oggetti
Categoria generale soggettoallegorie, simboli e concetti
Identificazione soggettoFigura femminile dolente
Titolo soggettoStele Tadini
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1819 ca.
A (datazione dell'oggetto)1821 ca.
Autore/Nome sceltoCanova Antonio
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1757-1822
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicamarmo di Carrara/ scultura
Unità di misuracm
Altezza165
Larghezza124.5
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoStele uneraria in marmo bianco di Carrara raigurante una donna dolente seduta davanti a un vaso cinerario, contente le ceneri del deunto, sostenuto da un pilastro.
Notizie storico-criticheLa stele è composta da due elementi: il rilievo con la igura emminile dolente davanti all'urna e un timpano a sesto ribassato con acroteri decorata con ghirlande di alloro e nastri. Per le vicende della commissione rimando a Albertario 200. Canova avviò la composizione al principio di settembre 89 Carteggio n. 48 ed entro la ine del mese Antonio D'Este ne inormava il conte Tadini Carteggio n. 49. Nel gennaio 820 D'Este poteva trasmetterne le misure segno evidente che il modello a scala reale era già stato approntato Carteggio n. 50. In questo arco di tempo si data quindi il gesso conservato nelle collezioni civiche di Bassano del Grappa inv. S 40 che rappresenta la più importante testimonianza delle asi preparatorie della Stele. Nell'aprile 820 Canova poteva scrivere al Tadini che al lavoro non si toglie mai la mano spera di inirlo per l'autunno Carteggio n. 56 quando conermava che il marmo è già inito mancandovi solo l'opera del lustratore Carteggio n. 59 avviata intorno alla ine di dicembre Carteggio n. 70. La levigatura del campo impegnò il lustratore per circa un mese quindi si incisero le eleganti lettere sull'urna Carteggio n. 72. All'inizio di maggio 82 il monumento poteva essere era spedito Carteggio n. 72 e sarebbe approdato a Lovere con piena soddisazione del committente che il 2 giugno ne dava notizia a Canova Carteggio n. 87. Il 0 agosto la stele era innalzata sul basamento approntato a Milano e u immediatamente oggetto di visite; la solenne inaugurazione con pubblici esteggiamenti ebbe luogo il 4 e 5 settembre 82 Notizie patrie 82. La stele u pagata dal conte seicento zecchini.Marco Albertario
Data stato di conservazione2000||2011
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione1976
Nome compilatoreScalzi Angelico Gino
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneScalzi Angelico Gino
Data trascrizione2012
Nome trascrittoreCivai, Alessandra
Ente trascrittoreAccademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento2013||2006
Nome aggiornatoreAlbertario Marco
Ente aggiornatoreAccademia di Belle Arti Tadini
Funzionario responsabile aggiornamentoAlbertario Marco


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