Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0240-00083
Numero catalogo generale02132835
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettiparamenti liturgici
Definizione oggettocamice ecclesiastico
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)primo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1800 post
A (datazione dell'oggetto)1824 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalemanifattura lombarda
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatela di lino/ merletto a fuselli/ merletto meccanico
Unità di misuracm
Altezza140
Larghezza202
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoCamice a orma di tunica in tela di lino; merletto a uselli originale sul ondo della veste e intorno al collo; merletto meccanico sulle maniche.
Notizie storico-criticheIl camice in esame è rieribile ad una maniattura probabilmente locale attiva nei primi anni dell'Ottocento. Si tratta di una tunica munita di apertura per il capo e per le maniche che viene indossata sopra il comune vestito da tutti coloro che oiciano durante la liturgia. Deriva dalla veste che veniva portata comunemente dai cittadini dell¿impero romano. Non si sa quando divenne un abito propriamente liturgico ma il suo uso è attestato sin dall'VIII secolo. Nei tempi più antichi il camice era realizzato in lino lana e successivamente anche in cotone. Può essere di qualunque tessuto leggero purché bianco. Secondo principi e norme per l'uso del Messale Romano va indossato sopra e dopo l'amitto ed è stretto ai ianchi dal cingolo. Amitto e cingolo possono essere omessi purché il camice sia atto in modo tale da coprire il collo e da aderire ai ianchi omissione non permessa nel rito di San Pio V. Tra le particolarità alle estremità del camice e all'altezza degli orli possono essere applicati ricami o merletti di ogni genere. Nel caso in esame il merletto a uselli originale risulta presente solo sul ondo delle veste e intorno al collo dove per altro è eseguita a ricamo un'iscrizione in ricordo del iglio del conte Tadini morto nel 799. Il merletto meccanico delle maniche è di attura posteriore.Il camice venne trasportato dalla cappella di San Giuseppe in Santa Maria in Valvendra alla cappella Tadini nel 95.
Data stato di conservazione2012
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2012
Nome compilatoreCivai Alessandra||Fracassetti Lisa
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneAlbertario Marco
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQGR37F+W2


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