Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaS0240-00107
Numero catalogo generale02132855
Ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettorilievo
Numero oggetti2
Categoria generale soggetto
Identificazione soggettoTesta del re Vittorio Emanuele II
Titolo soggetto
Nome provinciaBergamo
ComuneLovere
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia di Belle Arti Tadini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Garibaldi, 5
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Galleria dell'Accademia di Belle Arti Tadini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1890 post
A (datazione dell'oggetto)1899 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleproduzione lombarda
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicabronzo/ fusione/ stampaggio
Unità di misuracm
Altezza41.5
Larghezza41
Profondità3.7
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoCoppia di rilievi in bronzo uso di orma circolare con bordo esterno rialzato. Al centro è raigurato il volto del re Vittorio Emanuele II.
Notizie storico-criticheI due rilievi in esame con ogni probabilità rieribili ad una produzione di ine Ottocento sono realizzati in bronzo un materiale usato in numerose applicazioni per la sua duttilità e la sua resistenza agli urti e quindi particolaremente adatto per rilievi e sculture. Quando dei manuatti sono ottenuti per mezzo della usione come in questo caso signiica che l'oggetto iniziale viene modellato in creta cera sabbia o gesso e poi traserito con particolari procedimenti nel bronzo. Tale tecnica ha lo scopo di riprodurre una igura in un materiale più durevole di quello nel quale è stata modellata inizialmente oppure di ottenerne più copie come nel caso in esame. Le tecniche di lavorazione della usione non sono cambiate sostanzialmente dalle epoche più antiche. La ase creativa del lavoro è costituita dalla costruzione del modello che viene poi ricoperto di argilla per ricavarne l¿impronta. Dopo che il metallo ha raggiunto lo stato solido è possbile togliere l¿impronta e provvedere alla riinitura. Pertanto vengono asportate le bave del metallo ed eliminati eventuali dietti dovuti alla usione; inine è possibile completare il lavoro patinando dorando o argentando la supericie.I rilievi anno parte della collezione di Giovanni Battista Zitti raccolta nelle sale della villa Caprera a Bossico donata all'Accademia Tadini dalla cognata Teresa Banzolini Storti nel 95.
Data stato di conservazione2012
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2012
Nome compilatoreCivai Alessandra||Fracassetti Lisa
Specifiche ente schedatoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneAlbertario Marco
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittoreR03/ Accademia di Belle Arti Tadini
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQGR37F+W2


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