Enciclopedia

Scarlàtti, Doménico (Napoli 1685-Madrid 1757). Figlio di Alessandro, studiò sotto la guida del padre. Nel 1701 fu nominato organista della real cappella di Napoli. Nel 1703 compose l'opera teatrale L'Ottavia restituita al trono. Completò gli studi musicali a Venezia, dove conobbe A. Vivaldi e G. F. Händel. Dal 1714 al 1719 fu maestro di cappella in San Pietro. Nel 1720 fu a Lisbona al servizio di Giovanni V e da allora abbandonò il teatro e si dedicò alla composizione di musica sacra. Nel 1746 divenne maestro dei re di Spagna. Gli Essercizi per gravicembalo (1738) e le altre composizioni per clavicembalo (ca. 550 sonate in totale) ne fanno il pioniere della tecnica del clavicembalo e consacrano la fama di D. Scarlatti come creatore di uno stile. Quasi tutte le composizioni sono in un unico movimento bipartito (esposizione del tema, sviluppo e modulazione della dominante, ritorno alla tonica). Le composizioni sono caratterizzate da linguaggio originale, fantasia inesauribile, semplicità formale, talvolta gusto dell'improvvisazione e del virtuosismo tecnico. Le sonorità e le risorse tecniche del clavicembalo sono sfruttate con perizia, mentre gli abbellimenti sono utilizzati con parsimonia. Inoltre, è autore di una dozzina di opere teatrali, tra le quali si ricordano Tetide in Sciro (1712), Ifigenia in Aulide (1713), Ifigenia in Tauride (1713), Amleto (1715) e la Dirindina (1715, farsa). Tra le composizioni di musica sacra di Domenico Scarlatti, si citano Stabat Mater, Salve Regina (1756), Messa (1754), oltre ai Salmi. 


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